domenica 13 maggio 2012

'Hong Kong Express' (1994) di Wong Kar Wai

Due episodi di tenero amore: due separazioni, due incontri,e dinuovo due separazioni. Oppure no?


Girato senza sceneggiatura e con la telecamera in spalle, in una Hong Kong rumorosa ed asfissiante, vi si colgono tutti i tratti tipici di WKW, la delicatezza delle scene, l'intimità dei personaggi, il simbolismo dei pasti, degli oggetti che ci circodano: uno straccio bagnato diventa una simbolica anima in lacrime, una vecchia saponetta si trasforma in una addolorata immagine smagrita e raggrinsita.
 Un piccolo capolavoro senza pretese, che proprio come solito dei più grandi geni, nel minore impegno, riescono con maggiore impatto e comprensione.
                                                                                                   JM Sz

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